Etichette olografiche – più di un semplice effetto visivo

Le etichette olografiche sono etichette in film plastico dotate di una superficie olografica. Questa rifrange la luce secondo angolazioni specifiche e crea il tipico aspetto di un ologramma. Vengono spesso utilizzate per la prevenzione delle contraffazioni, poiché il loro speciale processo di produzione rende l’imitazione quasi impossibile. Di seguito scoprirete come si sono sviluppate le etichette olografiche e quali caratteristiche le rendono così particolari.

Produzione e sviluppo delle etichette olografiche

Un tempo gli ologrammi erano conosciuti quasi esclusivamente grazie ai film di fantascienza. Oggi, invece, le proiezioni tridimensionali sono entrate anche nella vita reale, trovando applicazione nel settore delle etichette. Grazie alle innovative pellicole olografiche, i prodotti possono essere dotati di etichette inconfondibili, che si distinguono chiaramente dalla massa. La produzione di una pellicola olografica avviene in modo simile all’applicazione della classica lamina a caldo: il calore e la pressione permettono di trasferire la pellicola sul materiale dell’etichetta desiderato.

Le quattro fasi di produzione

Le etichette olografiche vengono generalmente realizzate in quattro diverse fasi di produzione:

Mastering;
Recombining;
Electroforming;
Confezionamento.

Il primo passaggio nella realizzazione di un ologramma per etichette è il cosiddetto mastering. In questa fase l’immagine desiderata viene registrata con l’ausilio di un raggio laser.

I raggi laser si rifrangono quando colpiscono la superficie dell’immagine e danno origine al cosiddetto schema di interferenza. Questo schema contiene tutte le informazioni dell’immagine necessarie per la creazione dell’ologramma, come ad esempio la luminosità e la tridimensionalità dell’oggetto. Il risultato di questa fase viene definito ologramma master: esso rappresenta, per così dire, il prototipo e può essere successivamente copiato un numero illimitato di volte. Tuttavia, questo ologramma è visibile solo con l’ausilio di una luce laser; a occhio nudo l’immagine non è ancora riconoscibile.

Il passaggio successivo è il cosiddetto recombining. In questa fase l’ologramma master viene utilizzato come base e copiato per la successiva lavorazione. Si ottiene così un ologramma di trasmissione a luce bianca, che risulta ora visibile anche a occhio nudo. In seguito, l’ologramma viene trasferito su una lastra di fotoresist, fondamentale per la realizzazione delle lastre di stampa. Si tratta di una lastra in metallo o vetro rivestita con un’emulsione fotosensibile.

Nel terzo passaggio si entra nella fase del cosiddetto electroforming. In questa fase vengono realizzate, tramite un processo di galvanostegia, delle matrici di stampa chiamate shims. A tal fine, la lastra di fotoresist precedentemente creata viene argentata, così da consentire successivamente la riproduzione elettrogalvanica. Con gli shims vengono poi impressi i veri e propri ologrammi.

Il quarto e ultimo passaggio è infine la cosiddetta confezionamento. Qui si tratta della lavorazione successiva degli ologrammi, ovvero, nel caso delle etichette olografiche, dell’applicazione degli ologrammi sulle etichette. A questo scopo, nella maggior parte dei casi, gli ologrammi vengono inizialmente dotati di un retro autoadesivo. Successivamente, le etichette olografiche vengono fustellate, così da garantire un’elevata protezione contro la contraffazione. In rari casi, gli ologrammi vengono anche fusi direttamente sull’oggetto desiderato, senza che sia necessario realizzare un’etichetta adesiva.

La funzione speciale delle etichette olografiche

Le etichette olografiche vengono scelte soprattutto per il loro elevato livello di sicurezza contro la contraffazione. Tuttavia, anche le ampie possibilità di personalizzazione rendono queste etichette molto apprezzate dagli utilizzatori. La realizzazione di ologrammi consente di rappresentare praticamente qualsiasi tipo di oggetto. Le etichette olografiche possono quindi raffigurare immagini e fotografie, grafiche astratte, oggetti reali, loghi e testi. Con tecniche specifiche è persino possibile integrare brevi animazioni o sequenze video su un’etichetta olografica. Per questo motivo, tali etichette sono adatte a una vasta gamma di indicazioni di prodotto, materiali pubblicitari o stampe simili.

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Sicurezza contro la contraffazione – il grande punto di forza delle etichette olografiche

Un vantaggio particolarmente importante delle etichette olografiche è il loro elevato livello di sicurezza. La realizzazione di un ologramma è piuttosto complessa, il che rende la contraffazione possibile solo con uno sforzo estremamente elevato. Senza la base tecnologica adeguata, l’imitazione è praticamente impossibile. Per questo motivo, le etichette olografiche si trovano spesso su prodotti che devono essere particolarmente protetti dalla contraffazione. Tra questi rientrano la marcatura dei medicinali e i sigilli per prodotti di altissimo valore. Poiché proprio nell’industria farmaceutica vigono norme particolarmente severe in materia di protezione contro le falsificazioni, le etichette olografiche vengono utilizzate molto frequentemente in questo settore, anche come etichette di sicurezza. Oltre alla complessità del processo di produzione, diverse informazioni aggiuntive possono contribuire a rendere la falsificazione di un’etichetta olografica ancora più difficile.

Elementi visibili e invisibili delle etichette olografiche

Nel caso delle etichette olografiche si distingue tra elementi di sicurezza visibili e invisibili. Tra gli elementi visibili rientrano i seguenti:

Effetti cromatici;
Effetti ottici;
Livelli di rappresentazione;
Elementi testuali;
Motivi di sicurezza;
Effetti di autodistruzione.

Gli effetti cromatici sono, ad esempio, i colori olografici che cambiano in base all’angolo di osservazione e all’incidenza della luce. Spesso costituiscono l’effetto tipico dell’ologramma. Gli effetti ottici (detti anche effetti cinetici) includono, ad esempio, riflessi ed effetti di scorrimento, che accentuano la dinamicità dell’ologramma.

I livelli di rappresentazione comprendono motivi in 2D o 3D nonché le cosiddette combinazioni dot-matrix. In questo caso i motivi sono costituiti da innumerevoli piccoli punti, detti dots, che nel loro insieme appaiono all’occhio nudo come un’immagine coerente.

Gli elementi testuali includono, ad esempio, microtesti, nanotesti, parole di segnalazione o testi continui. Anche questi contribuiscono all’unicità delle etichette olografiche e ne aumentano la sicurezza contro la contraffazione.

Infine, tra i meccanismi di sicurezza rientrano motivi come le scritte VOID, i motivi a scacchiera e a rombi. Molti di questi schemi si attivano solo in caso di tentativo di rimozione e provocano la distruzione dell’immagine dell’etichetta stessa. Per questo motivo rientrano anche nella categoria degli effetti di autodistruzione. Molto spesso, tali effetti fanno parte degli elementi invisibili o nascosti. Tra questi figurano anche diversi altri effetti che diventano riconoscibili solo in caso di tentativi di rimozione, come ad esempio inchiostri di stampa speciali visibili esclusivamente sotto una particolare luce UV.

Etichette olografiche personalizzate per la massima sicurezza

Oltre alle classiche stampe standard, anche elementi personali o individuali rappresentano un modo per rendere un’etichetta particolarmente sicura. Ad esempio, le etichette olografiche applicate sulle confezioni possono includere il proprio logo o scritte particolari. In questo modo non solo l’effetto visivo è garantito, ma aumenta anche la protezione contro la contraffazione.

E Le etichette uniche vengono prodotte su misura per il cliente, rendendo praticamente impossibile la loro contraffazione da parte di terzi. Anche il materiale può svolgere un ruolo importante: è possibile realizzare etichette olografiche in carta, ma in molti casi i clienti hanno anche l’opzione di stampare etichette su pellicola resistente allo strappo.

Inoltre, queste etichette personalizzate sono perfette anche per il marketing.
Sono inconfondibili e catturano immediatamente l’attenzione dei potenziali clienti. Dove la concorrenza utilizza etichette in bianco e nero, un’azienda può attirare maggiore attenzione grazie agli ologrammi distintivi, poiché l’etichettatura crea un alto valore di riconoscimento.

Se desiderate stampare etichette particolarmente sicure e vistose, le etichette olografiche rappresentano una scelta eccellente: personalizzabili, difficili da contraffare e con un forte impatto sul brand.

Conclusione – la funzione speciale delle etichette olografiche

Gli ologrammi non sono più una visione proveniente dai film di fantascienza. Oggi possono essere stampati direttamente sulle etichette e utilizzati per contrassegnare ogni tipo di prodotto. La caratteristica principale delle etichette olografiche è soprattutto l’elevato livello di protezione contro la contraffazione: gli ologrammi sono infatti quasi impossibili da replicare. Per questo vengono impiegati principalmente nei contesti in cui la sicurezza è prioritaria, come nel caso dei prodotti farmaceutici o di beni di grande valore. Allo stesso tempo, queste etichette particolari rappresentano un efficace strumento di marketing: attirano l’attenzione e si distinguono dalla massa. Inoltre, le etichette olografiche possono essere realizzate in modo personalizzato e comunicano qualità e valore. Per questi motivi, trovano applicazione in una vasta gamma di settori.