

Cosa prevede il Regolamento CLP 2025 – le nuove regole per l’etichettatura
Chi vende sostanze o miscele classificate come pericolose dovrà attenersi a nuove regole. Infatti, da dicembre 2024 è in vigore il nuovo Regolamento CLP. Esso stabilisce, tra le altre cose, una nuova dimensione minima dei caratteri per le etichette dei prodotti pericolosi, la progettazione delle etichette CLP e le indicazioni obbligatorie nella pubblicità.

Cosa regola il Regolamento CLP?
Il nuovo Regolamento CLP è stato pubblicato come Regolamento 2024/2865 il 20 novembre 2024 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Esso modifica il Regolamento n. 1272/2008, che riguarda la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio di sostanze e miscele. CLP sta infatti per “classification, labelling and packaging of chemicals”. Il nuovo regolamento è entrato in vigore il 10 dicembre 2024 e rappresenta il secondo passo di una revisione in corso del CLP. Già nel 2023 erano state aggiunte quattro nuove classi di pericolo al regolamento.
Cosa rientra nel Regolamento CLP?
Le nuove classi di pericolo introdotte nel 2023 fanno ora parte del Regolamento CLP revisionato. Si tratta di interferenti endocrini per la salute umana e per l’ambiente, nonché di sostanze persistenti, bioaccumulabili, mobili e tossiche.
È cambiata anche la valutazione delle MOCS (sostanze costituite da più componenti).
D’ora in poi, esse verranno classificate come i miscugli, in base ai loro componenti. Inoltre, ad eccezione delle MOCS di origine vegetale, dovranno essere valutate anche in relazione ai loro effetti sull’ambiente. Se cambia la classificazione di una sostanza, in futuro ci sarà una scadenza più precisa per l’aggiornamento: una nuova classificazione dovrà avvenire entro sei mesi. Rimane inoltre l’obbligo di notifica ai centri antiveleni nel caso in cui un prodotto venga rinominato o riceva una nuova etichetta.


Quando entra in vigore il nuovo Regolamento CLP?
Per l’adattamento alle nuove disposizioni sono previsi diversi periodi transitori. Tutte le sostanze immesse per la prima volta sul mercato a partire da maggio 2025 dovranno riportare i nuovi simboli CLP. Le sostanze già commercializzate prima di tale data potranno essere vendute fino al 1° novembre 2026 e dovranno poi essere riclassificate.
Per le miscele si applicano termini simili: fino al 1° maggio 2026 e al 1° maggio 2028. Il termine del 1° maggio 2026 vale anche per l’adeguamento alle nuove norme relative alle etichette digitali, alle stazioni di ricarica e alla pubblicità.

Antonello Cirillo
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SEcco come dovranno apparire d’ora in poi le etichette CLP
Le etichette CLP dovranno essere più leggibili in futuro. Per raggiungere questo obiettivo, il regolamento ha introdotto criteri più precisi riguardo alle caratteristiche del testo e a una dimensione minima dei caratteri. Le prescrizioni relative alle dimensioni delle etichette CLP e dei pittogrammi, invece, non cambiano. È richiesto l’uso di testo nero su sfondo bianco dell’etichetta. Deve essere utilizzato un carattere senza grazie (senza serif), facilmente leggibile, che vada mantenuto in modo uniforme su tutta l’etichetta. Tra due righe deve esserci una spaziatura pari ad almeno il 120% della dimensione del carattere. Non esiste una regola precisa per la spaziatura tra le lettere, ma essa deve comunque garantire una buona leggibilità.
Dimensione minima dei caratteri secondo il Regolamento CLP
La dimensione minima dei caratteri per le etichette CLP viene definita in base all’altezza della lettera minuscola “x”. Questo perché la dimensione in punti può variare a seconda del tipo di carattere, e quindi non rappresenta un’unità di misura uniforme. L’altezza minima della “x” sull’etichetta CLP dipende dalla dimensione della confezione. Il Regolamento CLP prevede, ad esempio, le seguenti misure minime:
- 1,4x per confezioni con un volume di riempimento fino a 3 litri,
- 1,8x per confezioni tra 3 e 50 litri,
- 2x per confezioni superiori a 50 litri.

Sono previste eccezioni per gli imballaggi interni che contengono non più di 10 millilitri. In questi casi, è ammessa una dimensione del carattere inferiore, a condizione che l’imballaggio esterno sia conforme a tutti gli standard e che le etichette CLP sull’imballaggio interno siano comunque leggibili per una persona con capacità visiva media. Queste disposizioni si applicano anche alle etichette GHS.

Le etichette pieghevoli sono ampiamente consentite
Le etichette pieghevoli assumono un ruolo più centrale nel nuovo Regolamento CLP. Questo è dovuto anche ai nuovi requisiti, che impongono la presenza di contenuti più estesi e multilingue. Le etichette multipagina, o booklet, permettono di integrare tutte queste informazioni. Tuttavia, la loro progettazione è regolamentata in modo preciso. Sulla parte frontale dell’etichetta devono essere riportati:
- il nome, l’indirizzo e il numero di telefono del fornitore,
- la quantità nominale della sostanza o della miscela,
- i pittogrammi di pericolo, le parole segnale e il codice UFI,
- un’indicazione che l’etichetta può essere aperta e che all’interno sono presenti tutte le informazioni di sicurezza.
Questo avviso deve essere stampato o in tutte le lingue presenti sull’etichetta, oppure come simbolo universalmente comprensibile. Le lingue in cui sono disponibili le informazioni interne devono essere indicate sul fronte tramite codici linguistici o del Paese. La parte interna dell’etichetta pieghevole deve contenere tutte le informazioni obbligatorie per l’etichettatura, esclusi i pittogrammi di pericolo e i dati del fornitore.
Ogni lingua indicata sul fronte deve essere effettivamente presente all’interno. Le informazioni devono essere ordinate per lingua, ad esempio con una lingua per ogni pagina. Il codice lingua o paese deve comparire in alto sulla relativa pagina. La parte posteriore dell’etichetta pieghevole, che viene incollata sulla confezione, deve ripetere le informazioni presenti sul fronte. Possono essere omessi l’indicazione per l’apertura dell’etichetta e i relativi codici linguistici.

Linee guida per offerte online e pubblicità
Per tenere il passo con il progresso tecnologico, il nuovo Regolamento CLP si concentra maggiormente sulla digitalizzazione e sullo spostamento del commercio verso internet. A differenza del passato, i negozi online devono ora fornire un’etichettatura completa delle sostanze pericolose, comprensiva di tutti i simboli CLP pertinenti secondo l’articolo 17. Poiché il commercio online è fortemente caratterizzato da internazionalità e pubblicità, anche questi aspetti diventano oggetto di particolare attenzione nel regolamento.

Le etichette digitali integrano i contrassegni fisici
Secondo il nuovo Regolamento CLP, l’etichetta digitale viene utilizzata esclusivamente come integrazione e non come sostituzione. Può, ad esempio, fornire informazioni di sicurezza in ulteriori lingue. La classificazione delle sostanze pericolose secondo l’articolo 17 deve continuare a essere presente sull’etichetta fisica. Per l’etichetta digitale valgono diverse disposizioni in merito alla sua accessibilità e progettazione. I fornitori sono tenuti a renderla disponibile gratuitamente su richiesta. Non devono essere necessarie né la registrazione né il download di un’app per accedere all’etichetta digitale. Essa deve essere fruibile su tutti i sistemi operativi e browser.
I fornitori non sono autorizzati a tracciare, raccogliere o analizzare dati relativi all’utilizzo. Tutti gli utenti dell’Unione Europea devono avere la possibilità di consultare l’etichetta per almeno dieci anni dalla sua pubblicazione.
Qualora in uno Stato membro dell’UE siano in vigore norme più restrittive, l’etichetta digitale dovrà restare accessibile per un periodo più lungo. Il percorso per accedere all’etichetta digitale non deve superare i due clic. Deve inoltre essere visibile anche per i gruppi vulnerabili. Tutti gli elementi obbligatori di etichettatura devono essere riportati nello stesso punto dell’etichetta digitale e separati dalle altre informazioni.
Etichettatura delle sostanze pericolose nella pubblicità
Anche nella pubblicità di sostanze o miscele pericolose, in futuro sarà obbligatorio riportare gli avvertimenti di pericolo. La pubblicità dovrà includere tutte le parole segnale, i pittogrammi, le frasi H e le frasi EUH pertinenti. Se il consumatore ha la possibilità di acquistare direttamente il prodotto, la pubblicità dovrà inoltre richiamare la sua attenzione sulle informazioni di sicurezza riportate sull’etichetta e invitarlo a rispettarle.
Una novità riguarda anche il fatto che nella pubblicità di sostanze o miscele pericolose non saranno più ammesse indicazioni fuorvianti come “innocuo” o “ecologico”. Finora, questo divieto valeva solo per le confezioni e le etichette. Fanno eccezione alle nuove disposizioni le pubblicità non visive, come ad esempio quelle trasmesse alla radio.

Conclusione: modifiche al Regolamento CLP
Il nuovo Regolamento CLP adegua le direttive per la gestione di sostanze o miscele pericolose ai progressi tecnologici e alla globalizzazione. Ad esempio, sono state introdotte norme più rigorose per l’etichettatura dei rischi nel commercio online e nella pubblicità. Per aumentare la sicurezza generale, sono state definite regole più precise riguardo alla dimensione minima dei caratteri delle etichette CLP e alle caratteristiche del testo. Inoltre, la progettazione delle etichette pieghevoli e digitali è ora regolamentata in modo dettagliato. Per adeguarsi alle nuove prescrizioni, le aziende possono avvalersi di periodi transitori che variano da sei mesi a diversi anni, a seconda della norma.